La Pieve di Santa Maria Annunziata sorge su un rilievo lungo l’ampia vallata del Tagliamento-Lumiei chiamato il Colle di Castoia, in comune di Socchieve.
La Pieve di Santa Maria Annunziata sorge su un rilievo lungo l’ampia vallata del Tagliamento-Lumiei chiamato il Colle di Castoia, in comune di Socchieve. E’ difficile datare con certezza l’origine della Pieve, ma è documentato che su questo colle, ricco di ritrovamenti archeologici di differenti epoche e munito di castello, si sia formato, nell’arco di alcuni secoli, un complesso cultuale costituito da tre chiese. A seguito del terremoto del 1700, due di questre tre chiese furono rovinate e demolite, mentre la Pieve di Santa Maria venne probabilmente sistemata e ampliata.
La chiesa attuale si presenta esternamente con un’elegante facciata a capanna a doppio spiovente, con semplice portale e due finestre. Il frontale, ripartito verticalmente, ha un timpano posto nella zona superiore della navata centrale in cui si trova una statua di stile romanico, notevolmente erosa, che potrebbe rappresentare Santa Caterina d’Alessandria.
L’interno si compone di tre navate con l’abside a pianta rettangolare, a cui si accede salendo tre gradini. Possiamo ammirare pregevoli tele settecentesche, tra cui la pala della Madonna, sopra l’altare maggiore in marmo, attribuita al Piazzetta (Nicolò Grassi). Costituiscono elementi superstiti dell’antica Pieve la bella custodia degli oli, quattrocentesca, dietro all’altare maggiore e il fonte battesimale in pietra, forse trecentesco. Posto a fianco del portone principale, nella navata destra, il fonte è sormontato da una complessa protezione in legno intarsiato del Settecento. Sul fondo della navata sinistra è conservata, invece, una Madonna lignea del 1912, tradizionalmente portata in processione durante la festa dell'Assunta. Installato in cantoria è visibile l’organo di Valentino Zanin, eseguito nel 1881. Di epoca recente sono gli affreschi del soffitto.
Accanto alla Pieve si estende il cimitero in uso fino al 1921 e ancora parzialmente intatto, dove per secoli furono sepolti anche i morti che giungevano da Sauris. Alcune delle tombe sono decorati con attrezzi e strumenti di lavoro (compassi, squadre, pennelli, cazzuole, martelli...) a simboleggiare i mestieri relativi all’attività svolta in vita.
[Fonte: Tra storia e fede - Guida artistica e archeologica alle Pievi e ai siti archeologici]
Accesso
Chi arriva da Tolmezzo, percorrendo la statale 52 Carnica, trova l’indicazione per la chiesa di Castoia, girando a sinistra, subito prima dell’abitato di Mediis. A circa un chilometro di distanza, dopo aver attraversato la piccola frazione di Nonta, un ampio parcheggio costituisce il punto di partenza per la salita a piedi del colle.
Visita il sito
www.camminodellepievi.it
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